Autore | Stefano Focosi |
Luogo e data | Chiesina Uzzanese (PT) - 08.07.2010 |
Telescopio di ripresa | SCT Celestron C8 F6,3 |
Camera di ripresa | Canon Eos 1000D (modificata con filtro Baader) + Filtro IDAS LPS-P2 |
Telescopio di guida | MTO 1000 F10 |
Sistema Guida | SBIG ST7-E |
Montatura | EQ6-Pro SynScan 3.25 |
Esposizione | 25 pose da 300 secondi |
Elaborazione | Pixinsight LE, Deep Sky Stacker, Photoshop CS3 |
Informazioni su M16M16 (Messier 16), conosciuta anche come Nebulosa Aquila e catalogata anche come NGC6611, identifica una nebulosa a emissione situata nella costellazione della Coda del Serpente. E' una grande regione H II dove è in corso una intensa formazione stellare, testimoniata dalla presenza di un ammasso aperto formato da giovanissime stelle appena formate. La parte centrale della nebulosa è caratterizzata da una famosa formazione, conosciuta come "I Pilastri della Creazione": Questa famosa formazione, composta da colonne di gas oscuro, è stata generata dall'azione del vento interstellare sulle giovani e giganti stelle dell'amasso stellare. Queste note colonne sono numerate con una numerazione romana (nell'immagine sono visibili le prime tre in alto e la IV più in basso). Un'altra formazione invece si trova leggermente spostata rispetto alle altre ed è nota e catalogata come V Colonna, soprannominata "la Guglia" (The Spire): L'attribuzione della scoperta di questo oggetto è riconosciuta a Philippe Loys de Chéseaux nel 1745, ma la scoperta era relativa solo all'ammasso aperto. Fu invece Messier il primo a scoprire la nebulosità associata all'ammasso nel 1764. |